Mostre recenti: 2003, Galleria Zückerberggescholosse, kappelrodeck (D); Galleria Engel + Owens, Offenburg/Baden (D); 2006,
Galleria Athena, Catania; Galleria Modigliani, Milano.
Onorificenze: Premio Primavera, palazzobarberini; La Personalità e l’Opera di SanNilo, Rossano Calabro; 1° Premio Internazionale, Taormina; Premio Arte in Movimento, Sala del Bramante, Roma.
Critici: Fabrizio Caruso, Antonio Loiacono, Sandro Serradifalco, Iemboli Enrico, Pasquale Loiacono, Anna Francesca Biondolillo.
Giudizio critico: Di fronte ad un quadro di Mauro Benvenuto sì q soprattutto sorpresi da quel suo particolare cromatismo, fedele a quell’intima visione tanto che le nuove espressioni visive subiscono una metamorfosi e le sue immagini diventano pure espressioni, la luce non è, nei suoi quadri una luce fìsica, esterna; ma l’espressione di una luce interiore che illumina la sua visione poetica.
Le tele del Benvenuto presentano un’ambientazione quasi surreale: le prospettive hanno la capacità di strutturale perfettamente lo spazio del dipinto secondo un ordine percettivo spesso impeccabile.
Benvenuto costruisce il quadro non partendo dal concetto di copiare la natura, bensì riguardando il dato fisico offertogli dalle apparenze di un mondo sensibile interiore, secondo il quale il colore dominante si articola aritmicamente seconde norme compostivi dettate dall’armonia esistente fra i vari toni
e le diverse tinte.
Nonostante i valori emotivi profondamente sentiti, l’opera del Benvenuto è anche frutto di un deciso processo mentale e di un meticoloso uso del colore.
Nelle sue figure egli cerca i rapporti tonali scanditi attraverso una sapiente gradualità coloristica.
La struttura e l’impostazione d’ogni sua opera conferiscono ai quadri un ritmo musicale ed un soffio di poesia.
Nelle sue tele non vi è nulla di sentimentale ed i più ardui problemi plastici connessi alla creazione sono risolti con l’abilità di un vecchio maestro.